Archi in mattoni
Dall’antichità ad oggi

Maestri del Cotto Srl

La struttura ad arco ha origini antichissime, ma qui in Italia il suo uso massivo ha avuto inizio con l’epoca etrusca.
Sebbene la costruzione degli archi non implichi per forza l’uso di laterizio, poiché possono essere realizzati anche con pietre conciate, è dall’epoca etrusca che si afferma la costruzione di archi in mattoni.
Non a caso il metodo etrusco di produzione dei mattoni è il vero ed originale metodo per la produzione di cotto artigianale e fatto a mano, ovvero quello che seguiamo da sempre anche noi di Maestri del Cotto.

Come è fatto un arco?
Per realizzare un arco si parte da una struttura detta piedritto o spalla. Partendo da un lato si cominciano ad inserire gli elementi cuneiformi, che vanno da un piedritto all’altro. Questa costruzione permette di annullare le forze verticali e di scaricarle sulle spalle.
La pietra o il mattone centrale dell’arco viene definita chiave o chiave di volta e svolge un ruolo fondamentale: chiude con la sua forma a cuneo, la serie degli altri elementi disposti uno a fianco dell'altro ed è l’elemento fondamentale per scaricare il peso retto dall'arco sui pilastri laterali.

Prima dell’arco, la struttura analoga che veniva tradizionalmente utilizzata era l'architrave. Ma il principio che domina la funzione dell’architrave è totalmente diverso da quello dell’arco: l’architrave scarica il peso solo in verticale ed è una struttura non spingente.
L’arco, invece, è una struttura spingente e per questo offre grandi vantaggi: sopporta molto meglio il peso delle strutture in cui è integrato e permette l’apertura di luci molto ampie.
Non a caso sono giunte fino a noi costruzioni ad arco antichissime, che sono state e sono tuttora in grado di resistere sia all’uso per cui sono nate secoli e secoli fa, sia all’influenza degli agenti esterni.

Non esiste comunque un’unica struttura ad arco. Nel corso del tempo ne sono state sperimentate tante forme; sentiamo quindi parlare di archi a tutto sesto, a sesto ribassato, a sesto acuto, a ferro di cavallo, ogivali, plurilobati, parabolici ed iperbolici.

Gli archi in mattoni
Nell’architettura tradizionale italiana gli archi vengono usati molto comunemente, non solo per grandi opere o opere monumentali, ma anche nella costruzione delle abitazioni.
E nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di archi in mattoni, dove questi vengono utilizzati sia per la realizzazione delle spalle che per l’arco stesso.

spalla

I mattoni hanno da sempre un grande vantaggio rispetto alla pietra per la costruzione degli archi: le pietre devono essere perfettamente conciate da mani espertissime per poter essere inserite nella struttura, mentre per la costruzione degli archi in mattoni si può procedere in due modi diversi, entrambi molto più pratici.
Si può scegliere di utilizzare dei normalissimi mattoni, posizionandoli faccia a faccia e utilizzando la malta cementizia come legante e come cuneo fra un pezzo e l’altro, oppure si possono realizzare pezzi in cotto direttamente nella forma e dimensione necessaria.

L’arco in mattoni è una struttura che ha un fascino senza tempo, che viene comunemente proposta anche oggi sia per gli interni che per gli esterni delle abitazioni.
Ma non solo: è assai frequente, durante le ristrutturazioni, di scoprire sotto strati di intonaco vecchio qualche bell’arco in mattoni, che viene immediatamente recuperato e portato a nuova vita tramite la sabbiatura, per tornare ad arricchire il luogo in cui era stato concepito.

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