Bioarchitettura
I 6 pilastri su cui poggia

Maestri del Cotto Srl

La sempre maggiore attenzione per l’ambiente ha portato alla nascita di una branca dell’architettura che viene comunemente definita “bioarchitettura”, grazie alla quale viene promossa un’edilizia sempre più responsabile e rispettosa nei confronti dell’ambiente e in grado ugualmente di coniugarsi con tecnologia e design.

Qual è l’obiettivo della bioarchitettura? È quello di costruire in armonia con l’ambiente, pur tenendo sempre conto delle esigenze pratiche moderne; il fine ultimo è quello che creare spazi in cui vivere sempre più sani e di porre le basi per uno sviluppo futuro sempre più sostenibile.

I 6 pilastri della bioarchitettura


Proprio in funzione di questa visione dell’architettura, la bioarchitettura poggia su quelli che potremmo definire sei pilastri fondamentali, ovvero soluzioni tecniche e costruttive innovative che spesso attingono ad un’esperienza millenaria, per creare strutture in grado di adattarsi all’ambiente circostante pur mantenendo gli standard di comfort e vivibilità tipici della nostra epoca, con un occhio particolarmente attento alla sostenibilità.
Per capire bene quello che intendiamo, ecco i sei pilastri della bioedilizia.

1. Orientamento


L’orientamento di un edificio ne definisce il grado di ombreggiamento e di illuminamento naturale. Una corretta calibrazione dell’energia radiante che viene assorbita dalle superfici è fondamentale per evitare i dispendi d’energia legati alla climatizzazione ed al riscaldamento.
Inoltre, il giusto orientamento di una struttura favorisce anche l’accesso della luce naturale, rendendo gli interni più luminosi e comportando una conseguente minore richiesta d’illuminazione artificiale.

2. Ventilazione, raffrescamento e deumidificazione


I sistemi di ventilazione passiva, come, ad esempio, i tetti ventilati in legno, contribuiscono a mantenere gli ambienti più salubri, termicamente regolati e asciutti, anche nelle estati più torride, permettendo notevoli risparmi da un punto di vista energetico ed economico relativamente al condizionamento.

3. Isolamento termico


Per quanto riguarda l’isolamento termico nella bioarchitettura assistiamo ad una riscoperta dei materiali naturali e delle tecniche tradizionali per proteggere le strutture dall’eccessivo caldo in estate e dai freddi più rigidi in inverno. Un corretto isolamento è assolutamente necessario ai fini di garantire un impatto ambientale sostenibile dell’edificio.

4. Protezione e recupero delle precipitazioni


Il clima in Italia, in questi ultimi anni, sta cambiando, assumendo una connotazione quasi “tropicale”: le precipitazioni, quando si verificano, sono, purtroppo, molto spesso di una certa entità.
A questo proposito, in bioarchitettura viene prevista la protezione degli edifici da queste condizioni meteorologiche e, in più, anche il riuso delle acque piovane.

5. Abbattimento delle dispersioni termiche


Quali sono i punti deboli nell’isolamento termico e della termoregolazione di un edificio? Sono le finestre, le porte, i tetti e i pavimenti. La bioedilizia si concentra proprio su questi punti deboli per ridurre al minimo le dispersioni termiche.

6. Captazione solare


Il sole è uno dei migliori alleati quando si parla di sostenibilità degli edifici: fornisce calore che si può sfruttare per ridurre i consumi per il riscaldamento e per il condizionamento, fornisce luce naturale in modo da ridurre il consumo di energia per l’illuminazione artificiale e può essere sfruttato tramite le serre bioclimatiche, che sono strutture captanti che raccolgono e diffondono il suo calore.

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