Bioedilizia
I materiali più usati

Maestri del Cotto Srl

I materiali che vengono utilizzati in Bioedilizia vengono direttamente dal passato: si tratta, infatti, di materiali naturali ed ecocompatibili, che l’uomo ha sempre utilizzato per le sue costruzioni, quali il legno e la paglia, solo per citarne un paio.

Gli sconsiderati consumi energetici e lo sfruttamento incontrollato delle risorse ha portato a rivedere l’intero ciclo costruttivo, facendo in modo che si possa agire senza compromettere l’ecosistema, limitando l’impatto ambientale e salvaguardando la salute e il benessere dell’uomo.

Il primo passo da compiere in questo percorso virtuoso parte dalla scelta dei materiali da costruzione, che vengono valutati attentamente sotto diversi punti di vista: va considerata l’origine naturale del materiale, il dispendio energetico che comporta la sua estrazione e lavorazione, la sua tossicità e il suo effetto sul clima, la sua reazione al calore e all’umidità e il suo comportamento elettromagnetico.
In realtà, questi materiali che oggi definiamo ecocompatibili sono da sempre stati utilizzati per le costruzioni, da molto prima che esistesse un’emergenza climatica ed energetica, ovvero sin dall’alba dei tempi, quando non sono stati necessari né studi né ricerche per provare la loro bontà e la loro efficienza.

Quali sono i materiali più usati in bioedilizia


I materiali utilizzati in Bioedilizia sono il legno, la fibra di legno, la fibra di cocco, il sughero, la paglia, la fibra di cellulosa.

Il Cotto


Quando si parla di materiali salutari non possiamo non prendere in considerazione il cotto un materiale che è davvero 100% naturale. Il cotto, o meglio il vero cotto, quello fatto a mano e cotto in forni a legna, viene prodotto solo con argilla e acqua… Più naturale di così!

cotto naturale

Inoltre se posato con calce non avrete neppure la presenza di colle chimiche, cosa che rende il cotto un materiale ideale per gli impianti di riscaldamento a pavimento.

Il legno


Il legno è il materiale naturale da costruzione per eccellenza. Per far sì che il legno che si va ad impiegare rispetti a pieno i principi della bioarchitettura deve essere più ecocompatibile possibile, ovvero deve avere una provenienza locale, il taglio deve essere fatto nel rispetto dei tempi di stagionatura e deve essere trattato in maniera naturale.

La fibra di legno


Questo materiale si ottiene aggregando gli scarti di falegnameria e la segatura. Si trova sottoforma di pannelli, che hanno la caratteristica di essere molto porosi, con un’elevata capacità termica, in grado di regolare l’umidità e con una buona resistenza a muffe e parassiti. Vengono utilizzati, prevalentemente, per l’isolamento termico e acustico. Nella costruzione delle abitazioni, infatti, vengono impiegati come isolante per le pareti esterne.

La fibra di cocco


Dalla parte fibrosa che ricopre le noci di cocco si ottiene la fibra di cocco, che viene trattata naturalmente per migliorarne la resistenza al fuoco, poi viene pressata in rotoli e feltri.
La fibra di cocco è un buon isolante termico e acustico, utilizzata con successo per l’isolamento di pareti, coperture ventilate e sottotetti.
Come la fibra di legno, anche la fibra di cocco è resistente all’attacco di muffe e insetti, e, in più, è un buon isolante contro i campi elettromagnetici.

Il sughero


Il sughero si ottiene dalla quercia del sughero, in maniera totalmente rispettosa della pianta: una volta asportata la corteccia dalla quale si ricava il sughero, l’albero è subito in grado di produrne di nuova.
È un materiale molto resistente ed uno dei migliori materiali isolanti esistenti in natura. La sua porosità fa sì che sia un buon anti-muffa, poiché permette all’umidità di evaporare.
Il sughero viene utilizzato sotto forma di granuli o rotoli per l’isolamento sia di pareti che di pavimenti.

La paglia


Le balle di paglia pressate sono poco costose e di facile reperimento, e sono sempre più utilizzate come materiale di costruzione. La paglia è un ottimo isolante termico e viene utilizzata sottoforma di pannelli le cui superfici sono rivestite con carta trattata con resine resistenti all’acqua, o sfusa, trattata con calce spenta per evitare che venga attaccata da muffe, insetti e roditori e impiegata, per esempio, nel riempimento delle intercapedini.

La fibra di cellulosa


La fibra di cellulosa si ricava dalla carta riciclata, che viene trattata naturalmente per evitare gli attacchi di insetti e roditori e per eliminare il rischio di incendio. È disponibile sotto forma di grani, fiocchi e pannelli ed è un ottimo isolante termico e acustico naturale. Protegge, inoltre, da umidità e muffe, visto che riesce a immagazzinare l’acqua restituendola quando il clima è più secco; inoltre, mantiene fresca la casa di giorno assorbendo il calore, che poi rilascia di notte, quando la temperatura esterna si abbassa.
Ha anche un altro grande pregio: la sua produzione richiede un minimo investimento energetico, il che la rende altamente ecocompatibile e rispettosa dell’ambiente.

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