Il riscaldamento a pavimento è una soluzione fantastica per il riscaldamento delle nostre abitazioni: garantisce una diffusione uniforme e costante del calore, garantendo così anche un buon risparmio energetico e ci evita l’istallazione dei termosifoni che sono spesso ingombranti, rubano spazio e, ammettiamolo, non sono neanche bellissimi da vedere.
È vero che i costi per la realizzazione di un sistema di riscaldamento a pavimento sono maggiori rispetto a quelli per un impianto di riscaldamento tradizionale, ma si ripagheranno di sicuro con il tempo, sia in termini di appagamento che in termini reali di risparmio in bolletta.
Ma per far sì che un riscaldamento a pavimento sia veramente efficiente e che la sua scelta risulti essere la più vantaggiosa bisogna abbinarvi il giusto pavimento.
Infatti la resa del riscaldamento a pavimento varia in base al tipo di materiale utilizzato per rivestire il pavimento.
Quindi, se si pensa di installare questo sistema di riscaldamento, bisogna anche valutare attentamente i materiali che andremo ad abbinarvi.
Vediamo quali differenze ci sono fra l’istallazione di un riscaldamento a pavimento con parquet e con cotto, analizzando pregi e difetti di entrambi i materiali.
Riscaldamento a pavimento con parquet
Il parquet è senza dubbio un materiale molto bello, conferisce agli ambienti in cui viene posato un calore unico, una sensazione di naturalità inimitabile.
Il problema è che, in realtà, spesso di naturale c’è poco: tranne i casi in cui si tratti di un parquet di altissima qualità e pregio, di vero legno massello trattato unicamente con prodotti naturali, la maggior parte dei parquet in commercio o è un agglomerato di legno tenuto insieme da collanti non esattamente naturali, o magari è anche massello ma ugualmente trattato con sostanze non naturali.
Il primo pensiero è che con questi tipi di parquet il calore sprigionato dall’impianto sottostante provocherebbe l’esalazione dei vapori di queste sostanze nell’ambiente.
Quindi se si desidera abbinare il parquet al riscaldamento a pavimento, prestare assolutamente la massima attenzione al tipo di parquet che si sceglie.
Dobbiamo aggiungere anche altre due considerazioni: la prima è che il legno è un materiale vivo, che reagisce agli stimoli esterni, quindi anche al calore, dilatandosi e ritirandosi. Sicuramente alcuni tipi di più, altri di meno, comunque è una cosa da ricordare. La seconda considerazione è che il legno è un isolante naturale molto efficacie: il calore riesce sì a sprigionarsi dall’impianto di riscaldamento, ma trova nel parquet un ostacolo da superare prima di arrivare a riscaldare l’ambiente. Se ne deduce che un riscaldamento a pavimento abbinato al parquet non garantisce il risparmio energetico.
Riscaldamento a pavimento con cotto
Il cotto è un materiale 100% naturale, biologico. È fatto di sola argilla e acqua, essiccato all’aria e cotto con il fuoco. Niente collanti, niente chimica. Già per questo è un materiale preferibile e non solo in funzione del riscaldamento a pavimento, bensì in generale.
La sua naturalità gli conferisce caratteristiche uniche, che lo rendono il complemento ideale per il riscaldamento a pavimento:
• una straordinaria conducibilità termica, che si traduce praticamente in una diffusione ottimale del calore negli ambienti, con conseguente notevole risparmio energetico;
• una elevata traspirabilità, che evita la formazione della condensa intorno ai corpi radianti sottostanti e quindi garantisce la diffusione di un calore sano e asciutto.
A qualcuno potrebbe sorgere il dubbio se posare o meno un pavimento in cotto anche in case o appartamenti moderni, visto che è un pensiero comune quello di vedere il cotto come materiale adatto a costruzioni antiche, casolari o casette di paese. Ma ad oggi non è assolutamente così: la grande scelta di formati, finiture e stili permette di utilizzare il cotto in contesti anche totalmente diversi da quelli tradizionali, con risultati sorprendenti.
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